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Come maestro il cielo:
Esperienze di osservazione al
telescopio
Bologna, Unione Astrofili Italiani, 2001
formato 21 x 29,7, 48 pagine, 57 ill.
B/N, £ 10 000
Quest'opera è rivolta più al mondo della scuola che a quello dell’astrofilia
ed è suddivisa in due parti: nella prima vengono presentate delle
esperienze possibili con un telescopio del potere di
ingrandimento e di risoluzione molto simili a quelli usati da
Galileo; nella seconda vengono esposte delle osservazioni fattibili
con un 114, uno strumento riflettore Newton cavallo di battaglia dei
novizi astrofili. Le esperienze sono inquadrate in una cornice
storica, nella convinzione che questo tipo di approccio permetta
agganci e connessioni interdisciplinari con le altre scienze e
soprattutto con quelle umanistiche, in particolare la storia. Esse
sono presentate né più né di come le ha svolte l'autore, evitando il
più possibile le schematizzazioni e le semplificazioni. L’obiettivo
del libro è quello dichiarato di contribuire a imparare ad osservare
il mondo naturale che, per la quasi totalità, è costituito dal cielo
che sta sopra di noi. Da queste esperienze svolte soprattutto
l'autore ha imparato molto, sia perché ha potuto vedere cose note
con occhi e modi molto diversi e sia perché ha potuto vederne anche
di nuove. La speranza è che, sotto questo profilo, l'opera possa
servire anche all’astrofilo, più o meno evoluto, per guardare al
cielo con occhi più consapevoli.
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