Hale-Bopp



 

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La cometa Hale-Bopp

 come, dove, quando osservarla

Feltre, Pilotto, 1996

Formato 15 x 21, 72 pagine, 29 ill. B/N, £ 15 000

 

Capita assai di rado di poter prevedere l'arrivo di una Grande Cometa. Molte comete sono periodiche, e le loro orbite sono note con grande esattezza. Di queste è facile dire quando passeranno, quanto saranno luminose e anche quanto, entro certi limiti, sarà lunga la loro coda, elemento che caratterizza, più di ogni altro, la particolarità di un'apparizione cometaria. Ma quasi mai comete periodiche diventano veramente spettacolari. L'unica a farlo, con una certa frequenza, è la celeberrima cometa di Halley il cui primo passaggio sicuramente documentato risale addirittura al 240 a.C. Da allora la Halley, che ha un periodo orbitale di circa 76 anni, è tornata altre 29 volte a farci visita. Ebbene, in 26 di queste occasioni la Halley fu una Grande Cometa, e in 14 passaggi addirittura fu Grandissima, ovvero un oggetto splendido, con una coda lunghissima, che qualunque persona, alzando gli occhi al cielo, non poteva non vedere.

Purtroppo, però, nel 1986, durante la sua ultima visita, la Halley passò lontana dalla Terra e fu una delusione. Servì a poco essere pronti, e del resto gli astronomi già da una quindicina d'anni avevano previsto che il passaggio non sarebbe stato favorevole. Per inciso, chi sperasse di essere ancora qui nel 2062, non si sforzi particolarmente di essere così longevo, almeno non per questo scopo: le previsioni, già disponibili, ci avvertono che il prossimo ritorno della Halley sarà peggiore! 

Ma, per fortuna, molte altre comete sono altrettanto e più spettacolari e, da quando le loro comparse sono state registrate con una certa regolarità, possiamo documentare quasi un altro centinaio di apparizioni di Grandi Comete. Tuttavia, questi erano, e rimangono ancora, fondamentalmente, astri che non si fanno annunciare: sono corpi sconosciuti, che percorrono orbite dal periodo di migliaia o milioni di anni e che vengono scoperti ex novo; dopo poche settimane dalla loro scoperta passano vicino alla Terra e al Sole dando luogo a uno spettacolo pirotecnico, com'è successo alla sferragliante Hyakutake nel 1996, ma senza che ci sia il tempo di informare per tempo i mass media e l'opinione pubblica.

Per la Hale-Bopp è diverso: si tratta di una cometa novella, ma che ha una così alta luminosità intrinseca che è stata scoperta quasi due anni prima del passaggio al perielio, dando modo a tutti di prepararsi coscienziosamente a un evento al quale nessun essere pensante dovrebbe mancare di assistere. C'è solo il rammarico che una cometa così brillante e attiva rimanga un po' troppo lontana dal Sole e dalla Terra al momento del massimo avvicinamento: fosse stata più vicina si sarebbe forse fatta ricordare come la più Grande di tutti i tempi. Ma non è proprio il caso di lamentarsi. Anzi, dobbiamo essere consci che si tratta di un'occasione unica.

 

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